giovedì 29 dicembre 2022

“La Santa Messa spiegata” di Francesco Potenza

Siamo consapevoli che se la tirannia progressista attualmente al potere ci concede ancora di esprimerci è perché al momento non le diamo eccessive preoccupazioni.

Studiare gli episodi storici di resistenza alla modernità e divulgare testi tradizionalisti è un’attività che tanti coraggiosi nel mondo portano avanti in maniera disinteressata, nonostante l’edificio della civiltà ci appaia sempre più pericolante. In questa grande catastrofe, però, è fondamentale fermarsi e dedicarsi alla conoscenza della Religione, che è il centro della nostra vita e ciò che orienta ogni nostra azione, per non dimenticare mai le parole di Petrarca: «Passan le signorie, passano i regni; / Ogni cosa mortal Tempo interrompe» (Trionfo del Tempo, vv. 113-114), eterna è solo la Chiesa e su di essa le porte degli inferi non prevarranno (Matteo 16,18).

martedì 20 dicembre 2022

Presentazione della Collana di Studi carlisti

 Introduzione di Diego Benedetto Panetta


Buonasera a tutti
[...]
Quando ho appreso dal prof. de Antonellis dell’intenzione di voler presentare qui a Gaeta la Collana di Studi carlisti, sono stato sin da subito entusiasta per evidenti ragioni e storiche e valoriali.
Perché, vedete, considerare il solo elemento storico, il puro dato evenemenziale, privo della dimensione di senso che lo sorregge e lo sostanzia, equivale a parlare una lingua monca. Considerare la storia come un insieme di eventi dal quale non si può trarre alcun significato di fondo, alcun valore, considerare pertanto la storia da un punto di vista assiologicamente neutro, comporta la negazione della stessa funzione della storia quale magistra vitae.
La Collana di Studi che andremo a presentare, invece, è definita particolarmente da quell’aggettivo: “carlisti”, il quale esprime l’ordine dei valori nei quali ci si muove. Francisco Elías de Tejada osserva che la ragion d’essere del Carlismo sta nel sentirsi “l’erede delle vecchie Spagne, il continuatore della Controriforma, l’ultimo innamorato dell’ideale di una Cristianità cattolica” (Il Carlismo, trad. it., Solfanelli 2018, p. 72).

martedì 13 dicembre 2022

Diritto ispanico e diritto veneziano: una comparazione possibile?


Il carlista Tirso de Olazábal con sua moglie
e le figlie in visita presso Carlos VII
e Berta de Rohan (Venezia, ottobre 1904)


Le riflessioni dei tradizionalisti ispanici sulle leggi consuetudinarie e il foralismo possono avere un valore anche per chi studia il diritto veneziano? Spiegarlo in un breve articolo è difficile e sicuramente un giurista potrebbe eviscerare meglio la questione, ma possiamo subito rispondere affermativamente.

sabato 10 dicembre 2022

No a “Babbo” Natale e sì a San Nicola

Riccardo Pasqualin 

Giovanni Gasparro, San Nicola di Bari schiaffeggia l’eresiarca Ario (2016).


Il Natale si avvicina e come ogni anno ci troviamo a meditare sul corollario di inutili sciocchezze che il consumismo ha riversato su questa festa santa. Lemblema di tutta questa melma che cerca di seppellire il Cristianesimo parrebbe essere Babbo Natale. Questo nome toscaneggiante “Babbo” lo fa subito apparire estraneo a tutte le altre tradizioni italiche; nella campagna padovana prima della guerra nessuno conosceva il personaggio vestito di rosso, la madre di chi scrive ha vissuto in quella zona sin dalla più tenera infanzia e testimonia che sino al 1963 non aveva mai visto alcuna immagine del vecchio con la barba bianca – e del resto pochi a casa avevano la «tivision» (la televisione) o potevano permettersi di frequentare spesso la città. 

mercoledì 30 novembre 2022

Il Portastendardo di Civitella del Tronto n. 18

 Elogio del presepe napoletano



Incipit

Il termine presepe (o presepio) deriva dal latino praesepe (o praesepio o ancora praesepium) che vuol dire mangiatoia, Ed effettivamente tutto ruota attorno alla mangiatoia. È storicamente noto che l’idea di rappresentare la natività di Gesù, durante il periodo natalizio, venne a S. Francesco d’Assisi che nel 1223 realizzò a Greggio il primo presepe.

Nei primi secoli successivi a questa data l’iconografia presepiale è ridotta all’essenziale: Gesù, Maria, Giuseppe, il bue, l’asinello, gli angeli, i pastori ed i Magi. A Napoli abbiamo, invece, notizie del presepe già in epoca antecedente a quello di S. Francesco d’Assisi. Infatti, un documento del 1025 narra dell’esistenza di un presepe nella chiesa di S. Maria del Presepe.

domenica 27 novembre 2022

Presentata la Collana di Studi Carlisti

Lo scorso sabato 26 novembre, presso il Museo Diocesano di Gaeta, si è tenuta la prima presentazione della Collana di Studi Carlisti (Edizioni Solfanelli, Chieti), giunta in quattro anni a pubblicare undici ben selezionati titoli (ma altri ne sono in arrivo), colmando quindi una grave lacuna nell’editoria italiana, che fino ad ora non aveva altra pubblicazione che il saggio Il Carlismo. Storia di una tradizione controrivoluzionaria nella Spagna contemporanea di Jordi Canal (Guerini, Milano 2011), interessante ma incompleto, in quanto incapace di offrire al lettore una visione completa della realtà del Tradizionalismo ispanico, cioè del Carlismo.

giovedì 24 novembre 2022

Le sette del progressismo

 


di Ciro Cardin-Pasqual

(La scena ha luogo a Napoli.)
(Pulcinella calcia un sasso, lo manda vicino ai piedi di Scaramuccia.)

Scaramuccia: Pulcinella, che ti succede?

Pulcinella: Medito.

S.: A cosa pensi?

domenica 13 novembre 2022

Storia Sacra, San Giovanni Bosco

Quando insegnava ai suoi alunni, San Giovanni Bosco lo diceva in modo chiaro: la Bibbia è un libro difficilissimo da studiare e da leggere da soli, ed egli stesso, che era un sacerdote, ammetteva di trovarvi aspetti nuovi a ogni rilettura e quindi nuove lezioni.

Nessuno si sognerebbe di affrontare Il Capitale di Karl Marx senza avere alle spalle dei solidi studi di filosofia e di economia, ma nel presente – purtroppo – non possiamo dire altrettanto delle Sacre Scritture, dal momento che un qualsiasi saltimbanco progressista si può permettere di interpretarle e deformarle a suo piacimento (si pensi a un Corrado Augias), magari con il proposito di recare il maggior danno possibile ai semplici, che non sempre possono giovarsi di un buon parroco preparato.

giovedì 10 novembre 2022

Tornare a Bellarmino

Quanto a lungo i giovani della Penisola potranno giovarsi del ricordo dei nonni cristiani? Dei nonni che hanno visto l’ultima guerra mondiale e hanno conosciuto la miseria? Non pochi uomini sono tornati nel solco della tradizione seguendo questi preziosi esempi di vita, ma è sicuro che per l’avvenire si dovrà organizzare una seria spinta per la ricristianizzazione di terre un tempo cattoliche. 

Probabilmente è già con questo spirito che sono nate le edizioni Amicizia Cristiana (oppure sono state rifondate, diranno i cultori di storia), che fanno parte del gruppo editoriale Tabula Fati di Chieti e offrono da anni un catalogo di letture utilissime. Tra questi libri salutari – vere medicine di carta – c’è anche la Dottrina Cristiana Breve di San Roberto Bellarmino (1542-1621), un catechismo splendido che non ha mai perso il suo valore. La più recente ristampa è del settembre del 2020.

lunedì 31 ottobre 2022

Previsioni arlecchinesche

 

Dialoghetto di Ciro Cardin-Pasqual

-

Lazione ha luogo in una via di Napoli.

Arlecchina: Buongiorno Arlecchino, come mai sei in giro a questora? La mattina non lavori?

Arlecchino: Ciao Arlecchina! Al momento non ho più lavoro. Purtroppo sto andando a vendere un po di oro...

Arlecchina: Vendere?

Arlecchino: Potrò fare la spesa per alcune settimane e a me quella roba non serve. Vendo degli orecchini che appartenevano a mia madre, io non ho una moglie e li lascerei sul fondo di un cassetto.

venerdì 28 ottobre 2022

Presentazione della Collana di Studi Carlisti (Solfanelli)


Gaeta, 26 novembre 2022, ore 17
Museo Diocesano e della religiosità del Parco dei Monti Aurunci
Piazza Cardinale de Vio, 7 – 04024 Gaeta (LT)

 

Il Portastendardo di Civitella n. 17

 

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La risposta del tradizionalismo politico
ai padroni del mondo: 
Non prevarranno!

Il tempo presente ci deve far riflettere. I fenomeni che accadono attorno a noi rappresentano significativi orientamenti della cultura egemone che cerca di imporsi in ogni campo. 
Nel settembre scorso il World Economic Forum (WEF) ha pubblicato uno studio per sostenere senza ambiguità che le misure prese sulla pandemia hanno dimostrato come le persone possano essere indotte, anche profondamente, ad adottare comportamenti definiti “virtuosi”. 

sabato 8 ottobre 2022

Ricordare Lepanto nel XXI secolo

Salvatore DAlessandro, 
San Pio V riceve la visione della vittoria di Lepanto (2021)

Oggi è il 7 ottobre 2022, il 451° anniversario della battaglia di Lepanto. Nella Penisola, come ogni anno, le celebrazioni potrebbero essere più numerose e le manifestazioni più significative spesso non sono organizzate da enti pubblici. Da qualche tempo sembra che la rivalità tra “la versione veneziana” e “la versione spagnola” degli eventi sia un po’ superata, e ai tradizionalisti ciò non può che far piacere, poiché Lepanto fu una vittoria della Cattolicità e i campanilismi non giovano agli studi storici. Eppure ribolle attorno a noi la tristezza del confronto tra i trionfi antichi e un presente nero, che lascia presagire un futuro ancora più tetro.

giovedì 6 ottobre 2022

L’opposizione al falso maieuta

 di Riccardo Pasqualin



Il simbolo del battaglione Azov non è semplicemente la “runa del lupo”, 
ma una rielaborazione della doppia “runa  del sole” utilizzata dalle SS.
Anche i simboli nazisti, se usati contro Putin, divengono accettabili...


Il clima creato nel mondo cosiddetto “occidentale” dall’operazione militare russa contro il governo di Kiev ci sta mostrando il vero volto dell’informazione nei regimi sotto cui viviamo. La stampa non ha mai smesso di essere uno strumento di propaganda (bellica e non), ma oggi la sua parzialità può essere colta meglio che in altri momenti e potenzialmente da una più vasta quantità di lettori.

martedì 4 ottobre 2022

Il Portastendardo di Civitella del Tronto n. 16

Il lungo viaggio della “ragione”: dall’Illuminismo al Transumanesimo


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Con la nascita dell’illuminismo, i suoi dotti sostenitori annunciarono agli uomini che era imminente l’arrivo di una nuova società ce avrebbe assicurato pace, felicità e prosperità per tutti. Per poter raggiungere questi auspicati obiettivi era, necessario rinunciare, una volta per tutte, alle tradizioni dei popoli ed accettare di regolare la propria condotta sulle sole esigenze della “ragione”.

lunedì 3 ottobre 2022

Riflessioni d’attualità su due tributi di Vittorio Barzoni ad Angelo Emo

di Riccardo Pasqualin

In questi giorni ho ripreso a lavorare alle bozze di un nuovo studio sullo scrittore tradizionalista bresciano Vittorio Barzoni (1767-1843), legittimista veneto e acerrimo nemico di Napoleone. La sua vita di esili e battaglie è degna di un romanzo. 

Questo polemista lombardo fu autore di due scritti dedicati all’ammiraglio veneziano Angelo Emo (1731-1792): l’elogio funebre Tributo di un solitario alla tomba di Angelo Emo, pubblicato nel 1792, e la Lettera sopra il monumento di Angelo Emo scolpito da Canova, di tre anni successiva. 

Il tributo è la prima opera di Barzoni e fornisce un quadro delle imprese del condottiero. La carriera dell’Emo iniziò con una missione in Portogallo, nel 1758, quando aveva il grado di “sopracomito”. Durante quella spedizione affrontò un fortunale portando in salvo la sua nave e l’equipaggio, dando prova di possedere una preparazione non comune. Nel 1760 fu premiato con la carica di Provveditore alla Sanità e nel 1761 divenne Savio esecutore alle Acque. Quattro anni più tardi, da vice ammiraglio, guidò la guerra navale contro i pirati del Nordafrica e costrinse il bey di Algeri a siglare un accordo di pace. 

domenica 18 settembre 2022

Il Multiculturalismo

Riflessioni sul nuovo modello di sviluppo



Tra le tendenze del tempo presente troviamo la supremazia della psicologia ed in modo particolare quella della psicologia sociale. Entrambe vendono un sapere opinabile e, soprattutto, manipolabile. Per quanto ci riguarda, possiamo facilmente individuare nelle persone che praticano la psicologia sociale quello che è stato definito “il braccio armato del potere globalista”.

mercoledì 14 settembre 2022

In esilio con il Duca. La storia esemplare della Brigata Estense


Recensione di Riccardo Pasqualin

Tante sono le storie dentro alla storia della resistenza legittimista al risorgimento, e molte sono ancora quasi del tutto sconosciute. Elena Bianchini Braglia ne ha messa in luce una: quella dei soldati che rimasero fedeli al Duca di Modena, e se oggi sono più numerosi coloro che ne sanno qualcosa è anche merito suo.

In esilio con il Duca. La storia esemplare della Brigata Estense è un libro che la studiosa ha pubblicato nel 2007 con il Cerchio e fa parte di una serie di ricerche sul Ducato che ella porta avanti da molti anni.

venerdì 9 settembre 2022

Dialogo sulla nobiltà morale

Premessa

Questo semplice dialogo è stato scritto due anni fa, e sarebbe stato inviato alla redazione a prescindere dagli avvenimenti presenti. La notizia della scomparsa di Elisabetta II è recentissima e oggi alcuni pareri critici contenuti in questo testo non possono che allarmare maggiormente sul futuro della monarchia in Inghilterra, tuttavia i rischi a cui questistituzione si espone sono tutti frutto della storia di quel paese, che va studiata e compresa.

Un requeté

Personaggi

Arlecchino: maschera dei quartieri poveri di Bergamo.

Trivellino: suo antagonista; servo intrigante di origine ignota, ma anchegli con abito rattoppato.

Gioppino: bergamasco di mezza età con enormi gozzi, provocati (pare) dalla qualità dellacqua di Zanica. Uomo semplice, ma dotato di forte senso pratico.

martedì 6 settembre 2022

Il Portastendardo di Civitella n. 14



Votare per i moderati conservatori, per evitare il pericolo dei progressisti?

«Ma siccome questi conservatori sono appunto coloro che condussero l’Italia al misero stato presente, donde dicono che non può esser tirata fuori che da un forte partito conservatore, rimane chiaro ad ognuno che quando i moderati e i destri, e in generale quella parte politica che formò e governò finora quest’Italia, si chiama partito conservatore, non si chiama tale nel senso vero e proprio della parola, ma soltanto relativa mente ai sinistri e ai mazziniani, che vorrebbero mutare lo Stato dcl Governo da monarchico parlamentare in repubblicano. Assolutamente però e in sé stesso, questo partito non si può dire conservatore nel senso che danno a tal parola coloro che l’invocano come il rimedio ai mali d’Italia».

Questo numero del Portastendardo di Civitella si presenta con una riflessione di oltre 150 anni fa, ma tuttora attualissima.

mercoledì 17 agosto 2022

Chiarificazioni su tre simboli russi


Nella parte orientale del continente europeo le ostilità non si sono ancora placate, non siamo in ritardo quindi per un articolo chiarificatore su alcuni emblemi del conflitto russo-ucraino entrati nella nostra quotidianità. È notizia di fine maggio che il ministero dell’istruzione e della scienza russo progetti di introdurre un corso di studi storici obbligatorio di 144 ore in tutte le facoltà universitarie, ma in Italia le cose vanno al contrario: a scuola si penalizza l’insegnamento di questa materia, molti cittadini non conoscono neppure il significato dei loro stemmi municipali e parecchie persone acquistano abiti a caso senza curarsi delle insegne che poi vanno a indossare. La lotta tra la grande madre Russia e il cosiddetto “Occidente” liberale, ossessione dei guitti e dei saltimbanchi televisivi italici, pare la lotta degli uomini che conoscono la storia contro gli uomini a-storici.

martedì 9 agosto 2022

Petitto, Evola e l’aristocrazia nel Cattolicesimo


 Recentemente sul portale Historia Regni chi scrive ha pubblicato un articolo dedicato al Conte Renato Remo Petitto (1890-1978), carlista nativo di Frascati. Nel testo è sintetizzata anche la critica esposta da Julius Evola verso il contenuto del suo libro Aristocrazia custode (Gatti, Brescia 1931), tuttavia alcune questioni meritano di essere messe a fuoco maggiormente e da questa necessità è nato il presente scritto, che si spera possa arricchire il nostro “diario” dottrinale.

Il saggio di Evola su Petitto fu pubblicato in La Vita Italiana, nello stesso anno in cui fu stampato il volume – che fu poco gradito dal Barone romano. In questa sorta di lunga recensione, Petitto è accusato di voler scendere a patti con la modernità: secondo Evola egli «vive della nostalgia per una imagine tratta dalla società di ieri senza rendersi conto che questa stessa imagine già costituisce un compromesso e una deviazione limitatrice rispetto ai puri principi», «Oggi come mai è necessario tenersi intransigentemente sulle linee di vetta: creare distanze invalicabili fra valori e valori» (cfr. RigenerAzione Evola)... o meglio (come vedremo) tra uomini e uomini

domenica 7 agosto 2022

Nuovo saggio sul Carlismo: interessanti i documenti, deludente l'analisi

È da poco uscito Controrivoluzione in Spagna. I carlisti nell’assemblea costituente (1869-1871) di Carlo Verri. L’opera si fonda soprattutto sullo studio di documenti d’archivio e il prefatore Pedro Rújula ne riconosce il valore, presentandola come una storia dei vinti che serve per capire i vincitori. È già un passo avanti rispetto a certa storiografia italiana che talvolta è andata a creare quello che si può definire “un risorgimento senza nemici”, ossia una percezione sfalsata secondo la quale i rivoluzionari sarebbero riusciti ad avanzare quasi senza alcun ostacolo ideologico o politico, rallentati solo dalle guarnigioni austriache di stanza nella Penisola.

Rújula aggiunge che: «Il presente libro ci offre la possibilità di rilevare gli sforzi di trasformazione delle basi politiche e dei fondamenti ideologici, compiuti da un gruppo che, per definizione, nel suo tradizionalismo, avrebbe dovuto rimanere immobile e legato al passato», segno che egli non ha compreso la concezione carlista della tradizione in cui non esiste progresso senza conservazione né conservazione senza progresso. I carlisti sono considerabili antimoderni (e antiprogressisti) in senso compagnoniano, rifiutano cioè una determinata idea di modernità, ma non sono ancorati a epoche che si sono concluse (e che soprattutto sono terminate per ragioni che vanno comprese).

sabato 23 luglio 2022

Il 52° Convegno Tradizionalista di Civitella del Tronto

Clicca qui per scaricare il Portastendardo di Civitella n. 13 in formato pdf

Il 52° Incontro Tradizionalista di Civitella del Tronto si è svolto quest’anno nei giorni 25 e 26 giugno, a causa delle restrizioni per il Covid che non ci hanno permesso di celebrare l’Incontro nella data canonica del terzo fine settimana di marzo. La nuova data ha coinciso con l’ultima settimana di giugno e ciò ha impedito a molti dei nostri amici di essere presenti all’Incontro annuale. Comunque, con l’aiuto di Dio, abbiamo potuto rispettare il programma prefissato e celebrare l’appuntamento annuale.

L’Incontro si è aperto con il Convegno di Studi di sabato pomeriggio che ha avuto per tema Tradizione e Conservatorismo. Una distinzione basilare tenuto presso la Sala polifunzionale del Comune di Civitella del Tronto, messa a disposizione dal sig. Sindaco di Civitella del Tronto, Avv. Cristina Di Pietro, alla quale va tutto il nostro ringraziamento.

venerdì 15 luglio 2022

Perché non ho mai sentito parlare del Carlismo?

Perché non ho mai sentito parlare del Carlismo?

Considerazioni dopo una conferenza


È passato molto tempo da quanto i destini iberici e italici erano strettamente uniti...

Università d’estate dell’Osservatorio Van Thuân, Meta di Sorrento, luglio 2022.
Dopo la mia conferenza, dal titolo Il Carlismo: modello civile e dottrina politica, vengo avvicinato da un uditore, che mi domanda: «Come è possibile che io sia arrivato alla soglia dei settant’anni e non abbia mai, dico mai sentito parlare di Carlismo?».

Purtroppo – temo – molti altri presenti alla conferenza avrebbero potuto pormi la stessa domanda. E i pochi che in Italia conoscono il Carlismo, spesso lo considerano legato a mere questioni dinastiche, riguardante il solo Ottocento, e, soprattutto, qualcosa di esclusivamente spagnolo: tre ottimi motivi per ignorarlo.

domenica 3 luglio 2022

Perché non siamo “occidentali”

 Dialoghetto di Ciro Cardin-Pasqual

 


Personaggi

Pedrolino: in Francia è chiamato Pierrot, personaggio onesto e remissivo.

Coviello: maschera napolitana, testarda e passionale.

Dialogo 

Coviello: Amico, che dicono i giornali?

Pedrolino: Secondo il Cardinal Sarah: (legge) «LOccidente non può più reggersi in piedi perché non sa più inginocchiarsi».

giovedì 30 giugno 2022

In morte di L.C. de Lamoriciere

IN MORTE DI L.C. DE LAMORICIERE

Canzone di Alessio de Besi



PREMESSA

Il testo poetico del giornalista cattolico padovano Alessio de Besi (1842-1893), che oggi riproponiamo al pubblico contemporaneo, fu stampato dai Tipi del Seminario di Padova nel 1866. Si tratta di una canzone dedicata al mitico ufficiale francese Christophe Louis Léon Juchault de Lamoricière (Nantes, 5 settembre 1806-Prouzel, 11 settembre 1865), che creò il corpo degli zuavi pontifici su richiesta di Monsignor Federico Francesco Saverio de Mérode (1820-1874).

martedì 28 giugno 2022

Unificación (dialogo, 1937)

di Jacinto Miquelarena (a cura di Riccardo Pasqualin)

Premessa

L’avvocato napoletano Tullio Rispoli (1899-1974), volontario italiano alla Cruzada, nel suo libro di memorie La Spagna dei Legionari (ripubblicato dall’editore Solfanelli di Chieti nel 2018) utilizza l’immagine dell’anziano saggio e del giovane per descrivere il rapporto tra i carlisti e i falangisti. Esattamente la stessa immagine venne impiegata dall’umorista, giornalista sportivo e di guerra Jacinto Miquelarena (Bilbao,11 gennaio 1891-Parigi, 10 agosto 1962) nel suo dialogo Unificación. Sul pubblicista spagnolo, Gilberto Beccari riporta che inventò la “radio di combattimento” per irridere e demoralizzare il nemico e aggiunge: «scrive il dialogo diffusissimo Unificación che gli vale il Premio Mariano de Cavia per l’anno 1937. Costretto a rifugiarsi in un’Ambasciata [quella argentina], asilo dei cosiddetti “ribelli” perseguitati dai rossi, passa poi nel campo dei nazionali. E nel frattanto scrive con umore e disinvoltura la vita pittoresca e terribile che si conduceva in quei rifugi (El otro mundo, 1938)».

martedì 14 giugno 2022

Università Estiva 2022



OSSERVATORIO INTERNAZIONALE CARD. VAN THUÂN
SULLA DOTTRINA SOCIALE DELLA CHIESA


Università dell’Osservatorio 2022
Meta di Sorrento | 30 giugno · 3 luglio 2022


PRINCIPI E DIAGNOSI
PER UNA RICOSTRUZIONE CIVILE 


PROGRAMMA

giovedì 2 giugno 2022

52° Incontro Tradizionalista di Civitella del Tronto (Portastendardo n. 12)

52° Incontro Tradizionalista
di Civitella del Tronto

25-26 giugno 2022


Per scaricare l'intero numero, cliccare qui


Dopo aver attraversato il deserto delle restrizioni a causa del Covid-19, ringraziando la Divina Provvidenza, torniamo a Voi con l’invito a partecipare al 52° Incontro Tradizionalista di Civitella del Tronto che quest’anno, per la seconda volta, si terrà fuori dalla data abituale.
L’Incontro è stato fissato per i giorni di Sabato 25 e domenica 26 giugno 2022. Il programma, che di seguito si dettaglia, prevede un Convegno di Studi che si volgerà sabato pomeriggio dalle ore 16 alle ore 20; la cena comunitaria che si consumerà presso l’hotel Fortezza; la Santa messa domenica mattina alle ore 09,30 nella Chiesa di Santa Maria degli Angeli; la salita in fortezza (dove non si potrà fare l’abituale alzabandiera per lavori in corso nella piazza d’armi) con l’incontro nel palazzo del Governatore dove saranno commemorati i caduti Napolitani e le vittime abruzzesi nella repressione del legittimismo a Scurgola Marsicana. Al termine è prevista una visita in fortezza e alle ore 13,30 il pranzo conclusivo dell’Incontro presso l’hotel Fortezza.  
Ed ora passiamo al programma nel dettaglio:

martedì 31 maggio 2022

Antonio Baschirotto (1842-1920), 

uomini e cose della vecchia Padova

 di Riccardo Pasqualin


Nel novembre del 1923, in apertura al libro Uomini e cose della vecchia Italia, Benedetto Croce scriveva che nella stesura di alcune sue opere storiche si era imbattuto in figure e temi che avrebbe voluto approfondire maggiormente «senonché» non gli era stato dato «di trattarne in quei libri, perché uscivano fuori dal loro disegno» (serie prima, seconda edizione riveduta, Laterza, Bari 1943).

venerdì 20 maggio 2022

Il Portastendardo di Civitella del Tronto n. 11

 Avanza una paurosa serie di spettri

 

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Numerosi acronimi minano il nostro futuro. Uno di questi è il PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza). Purtroppo siamo portati a credere che dietro l’acronimo si nasconda un futuro tragico per la nostra Patria perché il nostro Paese sta ricevendo dall’Europa soldi che dovrà restituire a tassi tutt’altro che insignificanti. È spontaneo chiedere a quali progetti potranno servire questi soldi, dato che il prezzo dell’energia, elettrica e non, sta raddoppiando rispetto al prezzo degli ultimi venti anni. 

Una lunga serie di spettri avanza verso di noi. Lo spettro dell’inflazione sarà il primo incubo che dovremo affrontare. 

giovedì 19 maggio 2022

Don Chisciotte torna a Napoli

 


Tanti sono gli elementi che legano Napoli alle Spagne e tanti sono anche quelli che legano Cervantes a Napoli. 

Il grande scrittore di Alcalá de Henares visse per un periodo a Napoli e cercò (invano) di ritornarci al seguito del Conte di Lemos, a cui dedicò (forse anche a questo scopo) la seconda parte del suo capolavoro.

Il suo Don Quijote – il libro più letto e tradotto al mondo, dopo la Bibbia – affasciò anche i Reali di Napoli e Carlo VII (poi Carlo III delle Spagne) affidò all’architetto Vanvitelli la creazione di vari arazzi che avessero come tema episodi tratti dal romanzo.

martedì 10 maggio 2022

In difesa della storia regionale

In difesa della storia regionale

di Francesco Bagatta

a cura di Riccardo Pasqualin



Abbiamo ritenuto utile riproporre ai lettori del 2022 un breve appello risalente al 1873 del Conte Francesco Bagatta, un cattolico veneto dell’Ottocento, per l’insegnamento e la valorizzazione della storia regionale. L’autore aveva compreso la problematicità della costruzione di una narrazione storica “nazionale” in una zona del continente europeo che è rimasta per un lunghissimo periodo divisa.

venerdì 6 maggio 2022

Che succede in Spagna?


Vignetta di Benito Jacovitti

Nella storia del Carlismo sono stati rarissimi i momenti in cui le posizioni dei re legittimi e quelle degli usurpatori hanno coinciso… nulla di nuovo, quindi, se anche nell’attualità la divergenza è totale. 

domenica 1 maggio 2022

Veneto 2022: un 25 aprile diverso

Riccardo Pasqualin

 

Che quello del 2022 potesse essere un 25 aprile differente dai precedenti lo avevano già previsto in molti, diverse notizie apparse sui giornali potevano farlo supporre. Partiamo da questa: Ucraina Russia, bandiera neonazista alla manifestazione per la pace a Reggio Emilia («Il Resto del Carlino», 25 febbraio 2022), il titolo allude alla comparsa del vessillo banderista rosso-nero (oggi stemma del partito neonazista Pravj Sektor) a una marcia per la pace.

giovedì 28 aprile 2022

Un dialogo napoletano del 1875 sul Carlismo

 

a cura di Riccardo Pasqualin

 



Dopo la proclamazione del Regno d’Italia nacquero molti giornali in napoletano oltre a Lo Trovatore, ed erano di varie tendenze politiche. Lo Lampo era una testata umoristica neutrale, che apparve per la prima volta il 9 agosto 1875 e cessò di essere stampata nel 1876 (cfr. Emeroteca Biblioteca Tucci, La satira a Napoli nella stampa periodica del ventennio post-unitario, Fiera del Libro di Belgioioso, Pavia 27-28 settembre 2003). Questo «Giornale elettreco-pe tutte» aveva per motto le parole: «Patte chiare amicizia longa». Una “rubrica” fissa era il dialogo tra Barbanera e Pulcinella, il primo si esprimeva in italiano, mentre il secondo in vernacolo; uno di questi testi ci risulta abbastanza interessante: sul numero 58 di venerdì 15 ottobre 1875 i due personaggi parlano della situazione della terza guerra carlista (1872-1876) in Spagna. 

mercoledì 27 aprile 2022

Vietato parlare del Carlismo (su Wikipedia italiana)

 

Vietato parlare del Carlismo 

(su Wikipedia italiana)




Wikipedia è una enciclopedia “fai-da-te” (questo il concetto espresso dal termine hawaiano wiki, veloce): qualunque fruitore può creare nuove voci (o pagine), modificarle, aggiungervi dati. Essendo diffusa in moltissime lingue e svariati dialetti, la pagina può essere anche tradotta.

Naturalmente, esiste un controllo, ma questo solitamente è attento a questioni di forma, non di contenuto.

Ecco perché, quando insegnavo all’università Metodologia della ricerca scientifica, dicevo agli studenti di utilizzare pure Wikipedia, che è un ottimo “trampolino di lancio”, essendo piena di spunti interessanti, ma di controllare anche le virgole, perché, essendo autoprodotta, gli errori (non solo di stampa, ma di date, di nomi e spesso anche di concetti) fioccano.

sabato 23 aprile 2022

Joseph de Maistre e l’Inquisizione di Spagna

Joseph de Maistre e l’Inquisizione di Spagna


di Riccardo Pasqualin

Elogio dell’Inquisizione di Spagna è un opuscolo che raccoglie le lettere che il pensatore tradizionalista Joseph de Maistre dedicò a questa istituzione, non si tratta quindi di una storia del tribunale fondata su documenti inediti, ma di una difesa dettata dal buonsenso dell’aristocratico piemontese.

De Maistre osserva innanzitutto che i metodi dell’Inquisizione furono gli stessi dei tribunali civili, e che anzi essa fu spesso più cauta nei suoi giudizi. Almeno sul primo punto concordano parecchi storici contemporanei. 

giovedì 14 aprile 2022

Delirio internazionale e contraddizione ucraina

 Delirio internazionale e contraddizione ucraina

Contro il logorio dell'informazione moderna... leggi il periodico La Esperanza!


Dall’inizio delle operazioni speciali russe in Ucraina i telespettatori italici sono bombardati ogni giorno da una propaganda di guerra spesso imbarazzante, ma i giornalisti della Penisola sentono comunque la necessità di servirsi anche di munizioni straniere. E così alla televisione italiana si può sentire Angela Rodicio che racconta la resistenza “eroica” del battaglione neonazista Azov...non ci bastavano i nostri imbonitori?

domenica 10 aprile 2022

I quattro pilastri della Tradizione

I quattro pilastri della Tradizione




Recensione a Non nova, sed noviter (2022) di Aurelio Porfiri

Cosa è la Tradizione? Lorenzo Maria Pacini, nella sua prefazione, ricordando la sua etimologia (dal verbo latino tradĕre e cioè “tramandare”, “trasmettere”) afferma che «pos­siamo intenderla come ciò che viene trasmesso di generazione in generazione, in una continuità ideale che non si interrompe nonostante l’incedere della Storia; di più, però, la Tradizione è anche una dimensione metafisica, perché è il canale di comunicazione che lega Dio all’umanità attraverso i secoli» (p. 1).

lunedì 4 aprile 2022

La distrazione ucraina e le minacce turche all’Armenia

 La distrazione ucraina 
e le minacce turche allArmenia




Il 2 aprile il ministero dell’istruzione, della scienza, della cultura e dello sport della repubblica armena dell’Artsakh ha diramato una nota in cui si dichiara che «il 24 marzo 2022, a seguito dell’aggressione azera, la zona circostante al villaggio di Parukh nella regione di Askeran della Repubblica dell’Artsakh, l’ex insediamento di Karaglukh e l’omonima altura, sono stati occupati dal nemico e le forze armate azere hanno immediatamente dato seguito al noto copione della distruzione del patrimonio storico e culturale armeno nel territorio occupato».

venerdì 1 aprile 2022

Il Portastendardo di Civitella del Tronto n. 10

 

Elogio degli invisibili

Cliccare qui per scaricare il numero 10 del Portastendardo di Civitella del Tronto

Avanza una nuova categoria di reietti. È quella dei così detti “invisibili”. Chi sono costoro? Sono i non vaccinati. Vittime di discriminazioni ed umiliazioni quotidiane da parte dello Stato, nella indifferenza della classe politica e dei media.  Costoro sono stati emarginati, demonizzati ed allontanati dal lavoro, senza stipendio. Ed ancora, messi nella impossibilità di spostarsi in autobus, treno e aereo. A costoro non è stato permesso, sino al 31 marzo, di entrare in un bar per una qualsiasi consumazione o per chiedere la cortesia di poter accedere ai servizi. E, come se non bastasse, è stato coniato un epiteto per classificarli: no-vax. Epiteto trasformatosi in sinonimo di negatività che li ha cancellati dalla vita sociale attraverso un decreto. 

giovedì 31 marzo 2022

Incredulità occidentale

Incredulità occidentale


Nessuno può dire di avere delle certezze sull’esito delle operazioni militari russe in Ucraina, i movimenti delle truppe e i piani degli strateghi saranno giudicati dagli storici del futuro e nella nostra redazione manca un San Giovanni Bosco col dono della profezia.

martedì 1 marzo 2022

Il Portastendardo di Civitella del Tronto n. 9

Le reazioni all’ipnosi di massa


Editoriale del numero 9 (marzo 2022) de Il Portastendardo di Civitella del Tronto
Per scaricare l’intero numero clicca sul collegamento sottostante:

Proseguiamo la nostra analisi sull’ipnosi di massa, per concluderla prendendo in esame le reazioni ad essa. Lo facciamo seguendo la pregevole quanto esaustiva narrazione della psicologa Lucia Giovannini. 

Qualcuno, prosegue la psicologa Lucia Giovannini, si accorge della manipolazione dei cervelli in atto ed allora resiste, si affretta a far notare tutto ciò scendendo in piazza ed inondando i social. Cosa fa il regime allora? Mette in atto un’altra sapiente mossa di ipnosi di massa. Inventa dei recinti fatti di parole. Diffonde la definizione di due etichette che funzionano più del filo spinato. 

Queste parole sono “no vax” e “complottista”. 

giovedì 10 febbraio 2022

Memoria senza storia

Memoria senza storia

Un paradosso della scuola nel nostro paese



(Jan Steen (1626-1679), Una classe con il maestro addormentato, 1672)

 
I programmi scolastici di storia rimasti in vigore sul territorio della Repubblica Italiana sino al 31 agosto 2004 prevedevano che gli alunni studiassero per tre volte gli eventi che vanno dalla preistoria all’età contemporanea. Questa impostazione permetteva un approfondimento graduale delle nozioni e un irrobustimento progressivo delle conoscenze già acquisite, grazie al contributo di nuove capacità raggiunte con la maturazione. In quinta elementare si studiava quindi il Novecento e un ragazzino poteva benissimo preparare un piccolo elaborato sulla Grande Guerra, sull’ascesa del nazismo o sulla Guerra Fredda.

venerdì 4 febbraio 2022

Il Portastendardo di Civitella del Tronto n. 8

Ipnosi di massa (I) 

Editoriale del n. 8 de "Il Portastendardo di Civitella del Tronto"




Per scaricare l'intero numero de "Il Portastendardo di Civitella del Tronto":
https://drive.google.com/file/d/1dYqCGm3UpTjDrzmj5O14MsHM-M3d-3Qa/view?usp=sharing 


Da circa un anno a questa parte, i mass media hanno richiamato l’attenzione della popolazione italiana su un unico argomento: il VIRUS, distogliendo l’attenzione dalle abituali attività e pensieri convenzionali. La distrazione dell’attenzione ha portato gli individui ad entrare in uno stato modificato di coscienza, simile alla trance ipnotica, poi con la costante e quotidiana persuasione suggestiva perpetrata più volte al giorno, dai mezzi di comunicazione di massa, TV e giornali, si è reso cronico questo stato. Il martellante suono delle stesse parole (“pandemia”, “contagio”, “morti” e “vaccino”) si sono trasformate in una sorta di “richiamo “postipnotico” che ha indotto all’ottundimento della capacità di pensare in modo soggettivo buona parte della popolazione. E’ stato annullato l’uso del “pensiero critico”, pensiero che in via ordinaria dà la spinta ad informarsi presso fonti diverse, a controllare i dati che vengono forniti, a leggere cosa contengono i medicinali che vengono o meno usati per curare la malattia. Ripercorriamo i fatti.

sabato 29 gennaio 2022

Il Carlismo si alimenta leggendo

 Il Carlismo si alimenta leggendo

Sono diverse le citazioni inflazionate che formano il prontuario del conformista, che, cantava Gaber, «quando ha voglia di pensare, pensa per sentito dire». Sono frasi che vengono usate per darsi un po’ di tono: frammenti di libri che pochi hanno letto davvero, schegge di epistolari non ben identificabili (o forse nemmeno esistenti).

Una tra queste massime è attribuita a Miguel de Unamuno: «Il fascismo si cura leggendo e il razzismo si cura viaggiando». Tenendo presente che l’opera omnia di Mussolini consta di 44 grossi volumi, il pensiero risulta abbastanza ingenuo e di certo non può riassumere il complesso rapporto tra Unamuno e l’estrema destra. All’inizio della Cruzada lo scrittore spagnolo sostenne i falangisti e più tardi ammise: «Non appena nacque il movimento salvatore capeggiato dal generale Franco, mi sono unito ad esso, sostenendo che ciò che bisognava salvare della Spagna è la civiltà occidentale [sic] cristiana e, con essa, l’indipendenza nazionale».

mercoledì 26 gennaio 2022

Notizie tragicomiche da un mondo in agonia

Notizie tragicomiche da un mondo in agonia

di Riccardo Pasqualin


È notizia del 23 gennaio che una delegazione di talebani sia volata a Oslo per tre giorni di colloqui con diplomatici statunitensi ed europei, nonché gruppi di esuli e attivisti afgani, il tema degli incontri sono i diritti umani e quelli delle donne. Questo gruppo di “distinti signori” in abiti folkloristici è stato alloggiato presso l’hotel Soria Moria (zona nord-ovest della capitale), ma  costatando che la visita è pagata dal governo del paese scandinavo, viene da pensare che la Norvegia si sia addentrata in un oscuro tunnel di tolkeniana memoria anziché in un’amena fiaba popolare*: «I progressisti hanno scavato troppo a fondo e con troppa avidità negli abissi del degrado. Sai cos’hanno risvegliato nell’oscurità dell’Asia?»

Cosa si saranno detti gli ospiti convenuti nell’accogliente salottino nordico?

mercoledì 12 gennaio 2022

Il Portastendardo di Civitella del Tronto n. 7

Il passaggio del deserto

Per scaricare l'intero numero 


Una trappola che il tempo presente ci mette davanti è stata già analizzata e teorizzata dal sociologo Joseph P. Overton il quale descrive i meccanismi necessari a far accettare a un popolo le situazioni che quel popolo considera assolutamente inaccettabili perché contrarie ai suoi principi fondamentali e non negoziabili. Una volta accettata una condizione contraria ai suoi principî fondamentali, un popolo non è più in grado di sopravvivere. Si trasformerà in qualcosa di diverso dal popolo originario. E’ un meccanismo perverso che la sociologia ha classificato come finestra di Overton.  

mercoledì 5 gennaio 2022

La Spagna vuota di Sergio del Molino

Note a margine de La Spagna vuota di Sergio del Molino

di Riccardo Pasqualin



Risale al 2019 la traduzione italiana del libro La Spagna vuota del giornalista madrilegno Sergio del Molino, edita da Sellerio. Come suggerisce il titolo, il volume affronta unanalisi di ampio respiro dellevoluzione storica e culturale delle aree meno popolose della Penisola Iberica: le regioni montuose, rurali e periferiche.