mercoledì 30 novembre 2022

Il Portastendardo di Civitella del Tronto n. 18

 Elogio del presepe napoletano



Incipit

Il termine presepe (o presepio) deriva dal latino praesepe (o praesepio o ancora praesepium) che vuol dire mangiatoia, Ed effettivamente tutto ruota attorno alla mangiatoia. È storicamente noto che l’idea di rappresentare la natività di Gesù, durante il periodo natalizio, venne a S. Francesco d’Assisi che nel 1223 realizzò a Greggio il primo presepe.

Nei primi secoli successivi a questa data l’iconografia presepiale è ridotta all’essenziale: Gesù, Maria, Giuseppe, il bue, l’asinello, gli angeli, i pastori ed i Magi. A Napoli abbiamo, invece, notizie del presepe già in epoca antecedente a quello di S. Francesco d’Assisi. Infatti, un documento del 1025 narra dell’esistenza di un presepe nella chiesa di S. Maria del Presepe.

domenica 27 novembre 2022

Presentata la Collana di Studi Carlisti

Lo scorso sabato 26 novembre, presso il Museo Diocesano di Gaeta, si è tenuta la prima presentazione della Collana di Studi Carlisti (Edizioni Solfanelli, Chieti), giunta in quattro anni a pubblicare undici ben selezionati titoli (ma altri ne sono in arrivo), colmando quindi una grave lacuna nell’editoria italiana, che fino ad ora non aveva altra pubblicazione che il saggio Il Carlismo. Storia di una tradizione controrivoluzionaria nella Spagna contemporanea di Jordi Canal (Guerini, Milano 2011), interessante ma incompleto, in quanto incapace di offrire al lettore una visione completa della realtà del Tradizionalismo ispanico, cioè del Carlismo.

giovedì 24 novembre 2022

Le sette del progressismo

 


di Ciro Cardin-Pasqual

(La scena ha luogo a Napoli.)
(Pulcinella calcia un sasso, lo manda vicino ai piedi di Scaramuccia.)

Scaramuccia: Pulcinella, che ti succede?

Pulcinella: Medito.

S.: A cosa pensi?

domenica 13 novembre 2022

Storia Sacra, San Giovanni Bosco

Quando insegnava ai suoi alunni, San Giovanni Bosco lo diceva in modo chiaro: la Bibbia è un libro difficilissimo da studiare e da leggere da soli, ed egli stesso, che era un sacerdote, ammetteva di trovarvi aspetti nuovi a ogni rilettura e quindi nuove lezioni.

Nessuno si sognerebbe di affrontare Il Capitale di Karl Marx senza avere alle spalle dei solidi studi di filosofia e di economia, ma nel presente – purtroppo – non possiamo dire altrettanto delle Sacre Scritture, dal momento che un qualsiasi saltimbanco progressista si può permettere di interpretarle e deformarle a suo piacimento (si pensi a un Corrado Augias), magari con il proposito di recare il maggior danno possibile ai semplici, che non sempre possono giovarsi di un buon parroco preparato.

giovedì 10 novembre 2022

Tornare a Bellarmino

Quanto a lungo i giovani della Penisola potranno giovarsi del ricordo dei nonni cristiani? Dei nonni che hanno visto l’ultima guerra mondiale e hanno conosciuto la miseria? Non pochi uomini sono tornati nel solco della tradizione seguendo questi preziosi esempi di vita, ma è sicuro che per l’avvenire si dovrà organizzare una seria spinta per la ricristianizzazione di terre un tempo cattoliche. 

Probabilmente è già con questo spirito che sono nate le edizioni Amicizia Cristiana (oppure sono state rifondate, diranno i cultori di storia), che fanno parte del gruppo editoriale Tabula Fati di Chieti e offrono da anni un catalogo di letture utilissime. Tra questi libri salutari – vere medicine di carta – c’è anche la Dottrina Cristiana Breve di San Roberto Bellarmino (1542-1621), un catechismo splendido che non ha mai perso il suo valore. La più recente ristampa è del settembre del 2020.