martedì 9 aprile 2024

È scomparso Luis Infante de Amorín


Purtroppo abbiamo appreso la triste notizia che ieri, lunedì 8 aprile 2024, ricorrenza dell'Annunciazione, lo stimato amico Don Luis Infante de Amorín, membro della Segreteria Politica di S.A.R. Don Sisto Enrico di Borbone e colonna portante dell'Agencia FARO, è morto cristianamente, dopo aver ricevuto i conforti della Fede, a seguito di un grave malore che lo aveva colpito lo scorso lunedì di Pasqua.

Si tratta di una perdida insostituibile che ci colpisce profondamente e che piangiamo, affidandoci alla Divina Provvidenza. 

Il Circolo Tradizionalista Generale Borges, di cui il presente blog è una espressione, si unisce all'intera Comunione Tradizionalista pregando per il suo eterno riposo.

Per un profilo di Luis Infante de Amorín, rimandiamo a questo sentito ricordo scritto dal suo sodale Miguel Ayuso Torres

Il Portastendardo di Civitella del Tronto n. 34 (aprile 2024)

Contro i mulini a vento del terzo millennio



Vi fu un tempo in cui il nostro bel Paese fu meta di pittori del Nord Europa, attratti dalla luce, dalla bellezza e dalla varietà dei nostri paesaggi.  A distanza di poco più di due secoli tutto è stato azzerato in nome della transizione verde. La quale, anche con l’utilizzo di impianti eolici, sta sottraendo terreno agli agricoltori e bellezza naturale ai borghi della penisola. 

venerdì 8 marzo 2024

Bene, bene! Ma bene non va

Dialogo di Ciro Cardin-Pasqual


Mezzettino ha accettato di accompagnare Leandro in un viaggio sino a Utrera, luogo di nascita dello storico ispano-veneto Cristoforo Tentori (1745-1810). La spedizione, nata per interessi eruditi, è fonte di riflessioni sul presente, e sul futuro. 

Leandro: Caro Mezzettino, devo ringraziarti per avermi accompagnato in questa avventura. Penso che nessun ricercatore si fosse mai spinto a cercare notizie su Tentori, storico della caduta della Repubblica Veneta, nel suo luogo di nascita.

Mezzettino: Non ti preoccupare, per me è un piacere. Credo che questa sia la zona più bella delle Spagne... almeno per quanto mi è dato vedere.

lunedì 4 marzo 2024

Il Portastendardo di Civitella del Tronto n. 33 (marzo 2024)

 

Il Green Deal voluto dall’Unione Europea


Una tendenza sempre più in uso è l’anglicizzazione dei vocaboli abitualmente utilizzati nel linguaggio politico. È il caso del termine green che, tradotto nella lingua italiana, significa verde. Un colore che i sostenitori del “pensiero unico” identificano con la cosiddetta “eco-sostenibilità”. La quale propone l’utilizzo di fonti di energia rinnovabili e di prodotti cruelty-free (liberi da crudeltà): di prodotti, cioè, che per essere realizzati non necessitano di materie prime di origine animale o testati su animali. Ecco presentato il green deal europeo. È chiaramente un programma ideologico secondo il quale i cambiamenti climatici e il degrado ambientale costituiscono una minaccia per l’Europa e per il mondo. Per superare le sfide, il Green Deal europeo vuole trasformare l’UE in un’economia moderna, efficiente sotto il profilo delle risorse e competitiva, sperando che nel 2050 non siano più generate emissioni nette di gas a effetto serra; la crescita economica venga dissociata dall’uso delle risorse; nessuna persona e nessun luogo siano trascurati. Tutto ciò al fine di dare la possibilità “alle generazioni future di poter godere della bellezza e delle risorse del pianeta, che al contrario si consumerebbero in breve tempo dando origine a stravolgimenti climatici n grado di mettere a serio rischio l’esistenza della vita animale e vegetale”. 

mercoledì 28 febbraio 2024

Biografia di un eroe di Gaeta

DOMENICO ANFORA, L’eroe di Gaeta. Francesco Saverio Anfora di Licignano, Youcanprint, Lecce 2021 (seconda edizone 2023), p. 172 € 18

La figura di Francesco Saverio Anfora (1833-1871) – figlio del Duca di Licignano, combattente a Gaeta (dove raggiunse il grado di tenente colonnello) e poi ritiratosi dalla vita militare, rinunciando all’allettante offerta di entrare nell’esercito degli Italiani, rivoltogli dal generale Cialdini in persona, favorevolmente colpito dalle sue memorie – è al centro di questo interessante saggio romanzato Domenico Anfora che ricostruisce la vita di uno degli eroi di Gaeta attraverso numerosi documenti e una descrizione dell’epoca (il saggio in totale assomma 215 note, tra esplicative e bibliografiche), concedendosi costantemente la licenza poetica di inserire (in carattere che ben distingue simili passaggi) la ricostruzione dei pensieri del protagonista. 

martedì 27 febbraio 2024

Uno studio seicentesco sugli artisti napolitani

 

CAMILLO TUTINI, De’ pittori, scultori, architetti, miniatori et ricamatori napolitani e regnicoli, Giannattelli, Matera 2021, p. CX+52, € 28

Il sacerdote e poligrafo Camillo Tutini (1594-1666) è noto, più che per la sua attività spirituale, per la sua opera di ricerca e, all’interno di questa, più che per gli iniziali studi agiografici su figure della Chiesa campana (San Gianuario – ovvero Gennaro –, San Gaudioso vescovo di Bitinia e l’omonimo vescovo di Salerno, Santa Fortunata e suoi fratelli, San Biagio), è ricordato per il suo attentissimo lavoro storiografico sui Sedili napolitani (Dell’origine e fvndatione de’ Seggi di Napoli, del tempo in che furono instituiti, e della separation de’ Nobili dal Popolo, 1644).

martedì 20 febbraio 2024

Breve storia del Carlismo

Due secoli in difesa della Santa Tradizione


Il Carlismo è un movimento politico e dottrinale cattolico e monarchico che ha avuto un ruolo significativo nella storia spagnola, difendendo con determinazione i principi cristiani su cui si fonda l’identità della civiltà ispanica. 

La sua origine risale agli eventi che seguirono la morte di Ferdinando VII nel 1833, quando si aprì una contesa per la successione al trono. L’infrazione di alcune norme fondamentali del diritto ispanico, considerate irrinunciabili  dai tradizionalisti, scatenò una profonda divisione nella popolazione, frutto in realtà di visioni antitetiche della realtà che erano già emerse negli anni delle battaglie tra gli insorgenti antinapoleonici e gli afranzosados (francesizzanti o, meglio, infranciosati).

sabato 17 febbraio 2024

La tragedia di Senarica (1887) di Giuseppe Mezzanotte

Giuseppe Mezzanotte (Chieti, 1855-1935), amico di Francesco paolo Michetti e inizialmente attratto dalla pittura, nel 1874 si trasferì a Napoli per seguire i corsi di giurisprudenza, e grazie a Federico Verdinois fu introdotto in uno dei giornali più importanti dell’epoca, il Corriere del Mattino, diretto da Martino Cafiero, dove conobbe giovani artisti quali Salvatore di Giacomo, Matilde Serao, Ferdinando Russo, Roberto Bracco, Amilcare Lauria, Nicola Misasi ed Edoardo Scarfoglio. Autore di numerosi racconti e romanzi, il suo nome è legato soprattutto a La tragedia di Senarica (1887), la sua opera più famosa e rappresentativa.

Nella Senarica (nome sotto cui nascose la sua Chieti) di fine Ottocento muore il benestante Pellegrino Pinti, il quale, senza figli, crea erede il fratello Clementino (ai suoi tempi borbonico), lasciando all’altro fratello, il mazziniano Andrea, solo una piccola rendita. Tale decisione provoca il risentimento del figlio di Andrea, ’Nania (Anania), che si sente defraudato e rinfaccia allo zio Clementino di non voler aiutare la famiglia del fratello, impoveritasi a causa delle persecuzioni borboniche di trent’anni prima. 

sabato 3 febbraio 2024

Il Portastandardo di Civitella del Tronto n. 32 (febbraio 2024)

 Riscopriamo la lentezza

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Il termine lentezza rimanda all’idea connessa con la nozione di cammino che, per eccellenza, è quello verso Santiago di Compostela, legato alla presenza della tomba di Giacomo il Maggiore. 

Passo dopo passo, il cammino ci introduce all’idea del sacro e, al tempo stesso, ci allontana dalla nevrosi prodotta dal tempo presente. 

venerdì 2 febbraio 2024

Presentata a Napoli la «Collana di Studi Carlisti»

Il giorno venerdì 2 febbraio 2024, nella prestigiosa sede della Arciconfraternita e Monte del SS. Sacramento dei Nobili Spagnoli, sita all’interno della basilica di San Giacomo degli Spagnoli a Napoli, è stata presentata la “Collana di Studi carlisti” delle edizioni Solfanelli di Chieti, che negli ultimi anni ha colmato un imbarazzante vuoto bibliografico.

lunedì 29 gennaio 2024

Il Carlismo: l’unico vero intransingentismo

 

Il 27 gennaio 2024 presso la milanese Università Cattolica del Sacro Cuore ha avuto luogo una conferenza dal titolo Il destino del Cattolicesimo intransigente dopo il Concordato del 1929, tenuta da Silvio Andreucci.
In chiusura si è accennato al dissenso del Carlismo verso il Concordato.
Chi scrive desidera riportare in questa sede il suo commento all’evento (già pubblicato altrove), almeno per fornire degli appunti per indagare la questione della fine dell’intransigentismo.
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Buona Domenica. Nel 1929 S.A.R. Don Jaime era Re, ma lo zuavo fu suo zio Don Carlo Alfonso. Bisogna approfondire i personaggi, ma deve essere chiaro che il termine intransigentismo dopo il 1929 non può più essere utilizzato, la categoria si è estinta e sono venute meno le circostanze storiche per usarlo.

lunedì 8 gennaio 2024

Il Portastandardo di Civitella del Tronto n. 31 (gennaio 2024)

 


MESSAGGIO DI 
S.A.R. DON SISTO ENRICO DI BORBONE


S.A.R. Don Sisto Enrico di Borbone ha ricevuto in udienza nella casa del Berry, dove si sta riprendendo dai problemi di salute che ha avuto l’anno scorso, un piccolo numero di stretti collaboratori tra i quali la Contessa de Castries e il professor Miguel Ayuso, presidente del Consiglio degli Studi Ispanici Filippo II, situato sotto il suo Alto Patronato. Alla vigilia della Fiesta de los Reyes ha voluto consegnare loro un messaggio per i loro fedeli.

mercoledì 3 gennaio 2024

El gondolero de Carlos VII

Premessa

Come ormai diversi nostri lettori sapranno, tra fine Ottocento e gli inizi del Novecento Carlo VII ha trascorso una parte importante del suo esilio nella città di Venezia. La poesia che pubblichiamo oggi contiene elementi di verità e di finzione: questi versi sono uno scherzo di carnevale (che a Venezia, un tempo, iniziava il 26 dicembre).

La reggia del Loredan, col mausoleo delle guerre carliste, è esistita davvero, mentre Baldan, il gondoliere requeté, è un personaggio di fantasia, inventato di sana pianta. Don Carlos ha realmente avuto a suo servizio vari vogatori, ma la ricerca sulle identità di queste persone è ancora in corso. Pertanto, queste rime (come è naturale che sia) appartengono alla dimensione dell’arte, non a quella storiografica.