domenica 24 settembre 2023

Notre Coeur di Guy de Maupassant



Recensione di Ludovico de Antonellis



Terminato nel 1890, Notre Coeur è l’ultimo dei romanzi dello scrittore Guy de Maupassant (1850-1893), autore di spicco della corrente del Naturalismo francese, movimento letterario il cui elemento fondamentale consisteva nel raccontare la realtà dell’epoca attraverso descrizione che fosse quanto più impersonale e oggettiva.

L’autore dimostra per l’ultima volta di rientrare a pieno tra i principali esponenti di questa corrente letteraria; la sua scrittura, infatti, trasmette semplicità d’espressione ed una assoluta assenza di ornato – che rimane imperturbata persino nei momenti di maggiore eloquenza. D’altronde, la forza dell’opera consiste soprattutto nella chiarezza espressiva del pensiero, che ne rende la lettura oltremodo scorrevole: questo stile scarno e che si sofferma solo sui particolari rilevanti è notevolmente efficace nel potersi soffermare sugli elementi fondamentali della storia.

giovedì 21 settembre 2023

L’Artsakh è finito? Non arrendiamoci

Il 9 e il 10 settembre di quest’anno, come di consueto, i legittimisti italici si sono riuniti a Civitella del Tronto per ricordare il sacrificio dei soldati che per ultimi difesero la fortezza, la Montejurra italica. Immaginando gli ultimi giorni dell’assedio di un’altra piazzaforte del Regno delle Due Sicilie, Gaeta, nel suo romanzo Non mi arrendo (Controcorrente, 2001), l’amico Gianandrea de Antonellis scrive che il suo protagonista, Luigi Vinciguerra 

lunedì 4 settembre 2023

Ordine, Rivoluzione, Controrivoluzione

Una riflessione

di Gianandrea de Antonellis


Spesso si parla di “Rivoluzione e Controrivoluzione”, ponendoli sempre in questa sequenza, corretta ma incompleta.

Infatti, cronologicamente (e logicamente) parlando, la Rivoluzione non è uno stadio iniziale, bensì successivo e contrapposto a uno stato preesistente di Ordine (il kosmos). A differenza di quanto suggerivano i miti greci («Nel principio era il Caos»), la nostra cultura fa iniziare la storia con un concetto opposto: «In principio era l’Ordine», il Kosmos o, evangelicamente, il Logosἐν ἀρχῇ ἦν ὁ λόγος», recita appunto il prologo o initium Evangelii secundum Ioannem letto quotidianamente nella versione latina al termine di ogni Messa).

L’Ordine, quindi, precede sempre la Rivoluzione (ovvero il disordine). La Controrivoluzione (cioè «il contrario della Rivoluzione e non una Rivoluzione contraria», per citare Joseph de Maistre) segue, cronologicamente (e logicamente) la Rivoluzione, ma non postula altro che un “ritorno all’Ordine”.

venerdì 1 settembre 2023

Il Portastendardo di Civitella del Tronto n. 27 (settembre 2023)

 Dall’intelligenza reale all’Intelligenza Artificiale


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Per il tradizionalista francese Louis de Bonald la lingua è giunta all’uomo per rivelazione divina ed è per mezzo del linguaggio, quale dono divino, che la Verità è stata svelata da Dio all’uomo. L’uomo, con la forza espressiva del linguaggio, nel suo instancabile cammino lungo le strade della storia, non si è mai arreso di fronte agli enormi ostacoli che ha incontrato davanti a sé. Il linguaggio è stato sempre il prerequisito del pensiero. In altri termini, l’uomo, in quanto figlio di Dio, ha la capacità di pensare in modo critico, di provare emozioni, di sognare, di produrre arte e di amare perché la sua intelligenza è reale. L’uomo esprime amore ed odio con le parole, trasmette sensazioni e pensieri sempre con le parole, impara ed insegna ugualmente con le parole. Il linguaggio è tutto ed esso permette alla persona di differenziarsi da tutte le altre forme di vita. Non a caso nel Vangelo si dice: “In principio era il Verbo”.