domenica 1 agosto 2021

Il Portastendardo di Civitella del Tronto, Lettera n. 2

Ripartiamo da Giambattista Vico

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San Pio X affermò che i veri amici del popolo sono i tradizionalisti. Noi, in quanto dichiaratamente tradizionalisti, vogliamo dare sostanza dottrinale a questo termine e perciò ripartiamo da Vico perché la battaglia per la rinascita tradizionalista trova nella filosofia vichiana il punto di riferimento essenziale da cui partire.

Vico, maestro e guida del tradizionalismo, individuò i gravi errori che erano stati prodotti lungo la storia della decadenza. Fra questi gravi errori primeggiavano la decisione di negare la regalità divina sul mondo, la decisione di scegliere l’empietà e la disperazione integrale.

Per noi tradizionalisti, le risposte di Vico, coerenti con la teologia della Controriforma cattolica, costituiscono le puntali risposte alle contraddizioni del “democraticamente corretto”. Vico fu l’ultimo paladino della Controriforma, l’ultimo alfiere della concezione cattolica del mondo e della vita. Egli lottò esclusivamente per verità teologiche cattoliche e perciò universali. Negò l’astrattezza del giusnaturalismo protestante nonché l’egemonia e il predomino del vuoto formalismo, rivendicando i risultati dell’agire umano che fa la storia.