lunedì 31 ottobre 2022

Previsioni arlecchinesche

 

Dialoghetto di Ciro Cardin-Pasqual

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Lazione ha luogo in una via di Napoli.

Arlecchina: Buongiorno Arlecchino, come mai sei in giro a questora? La mattina non lavori?

Arlecchino: Ciao Arlecchina! Al momento non ho più lavoro. Purtroppo sto andando a vendere un po di oro...

Arlecchina: Vendere?

Arlecchino: Potrò fare la spesa per alcune settimane e a me quella roba non serve. Vendo degli orecchini che appartenevano a mia madre, io non ho una moglie e li lascerei sul fondo di un cassetto.

venerdì 28 ottobre 2022

Presentazione della Collana di Studi Carlisti (Solfanelli)


Gaeta, 26 novembre 2022, ore 17
Museo Diocesano e della religiosità del Parco dei Monti Aurunci
Piazza Cardinale de Vio, 7 – 04024 Gaeta (LT)

 

Il Portastendardo di Civitella n. 17

 

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La risposta del tradizionalismo politico
ai padroni del mondo: 
Non prevarranno!

Il tempo presente ci deve far riflettere. I fenomeni che accadono attorno a noi rappresentano significativi orientamenti della cultura egemone che cerca di imporsi in ogni campo. 
Nel settembre scorso il World Economic Forum (WEF) ha pubblicato uno studio per sostenere senza ambiguità che le misure prese sulla pandemia hanno dimostrato come le persone possano essere indotte, anche profondamente, ad adottare comportamenti definiti “virtuosi”. 

sabato 8 ottobre 2022

Ricordare Lepanto nel XXI secolo

Salvatore DAlessandro, 
San Pio V riceve la visione della vittoria di Lepanto (2021)

Oggi è il 7 ottobre 2022, il 451° anniversario della battaglia di Lepanto. Nella Penisola, come ogni anno, le celebrazioni potrebbero essere più numerose e le manifestazioni più significative spesso non sono organizzate da enti pubblici. Da qualche tempo sembra che la rivalità tra “la versione veneziana” e “la versione spagnola” degli eventi sia un po’ superata, e ai tradizionalisti ciò non può che far piacere, poiché Lepanto fu una vittoria della Cattolicità e i campanilismi non giovano agli studi storici. Eppure ribolle attorno a noi la tristezza del confronto tra i trionfi antichi e un presente nero, che lascia presagire un futuro ancora più tetro.

giovedì 6 ottobre 2022

L’opposizione al falso maieuta

 di Riccardo Pasqualin



Il simbolo del battaglione Azov non è semplicemente la “runa del lupo”, 
ma una rielaborazione della doppia “runa  del sole” utilizzata dalle SS.
Anche i simboli nazisti, se usati contro Putin, divengono accettabili...


Il clima creato nel mondo cosiddetto “occidentale” dall’operazione militare russa contro il governo di Kiev ci sta mostrando il vero volto dell’informazione nei regimi sotto cui viviamo. La stampa non ha mai smesso di essere uno strumento di propaganda (bellica e non), ma oggi la sua parzialità può essere colta meglio che in altri momenti e potenzialmente da una più vasta quantità di lettori.

martedì 4 ottobre 2022

Il Portastendardo di Civitella del Tronto n. 16

Il lungo viaggio della “ragione”: dall’Illuminismo al Transumanesimo


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Con la nascita dell’illuminismo, i suoi dotti sostenitori annunciarono agli uomini che era imminente l’arrivo di una nuova società ce avrebbe assicurato pace, felicità e prosperità per tutti. Per poter raggiungere questi auspicati obiettivi era, necessario rinunciare, una volta per tutte, alle tradizioni dei popoli ed accettare di regolare la propria condotta sulle sole esigenze della “ragione”.

lunedì 3 ottobre 2022

Riflessioni d’attualità su due tributi di Vittorio Barzoni ad Angelo Emo

di Riccardo Pasqualin

In questi giorni ho ripreso a lavorare alle bozze di un nuovo studio sullo scrittore tradizionalista bresciano Vittorio Barzoni (1767-1843), legittimista veneto e acerrimo nemico di Napoleone. La sua vita di esili e battaglie è degna di un romanzo. 

Questo polemista lombardo fu autore di due scritti dedicati all’ammiraglio veneziano Angelo Emo (1731-1792): l’elogio funebre Tributo di un solitario alla tomba di Angelo Emo, pubblicato nel 1792, e la Lettera sopra il monumento di Angelo Emo scolpito da Canova, di tre anni successiva. 

Il tributo è la prima opera di Barzoni e fornisce un quadro delle imprese del condottiero. La carriera dell’Emo iniziò con una missione in Portogallo, nel 1758, quando aveva il grado di “sopracomito”. Durante quella spedizione affrontò un fortunale portando in salvo la sua nave e l’equipaggio, dando prova di possedere una preparazione non comune. Nel 1760 fu premiato con la carica di Provveditore alla Sanità e nel 1761 divenne Savio esecutore alle Acque. Quattro anni più tardi, da vice ammiraglio, guidò la guerra navale contro i pirati del Nordafrica e costrinse il bey di Algeri a siglare un accordo di pace.