venerdì 16 luglio 2021

Il Marocco e i paradossi dei progressisti italici

Il progressista è una creatura bizzarra, ama presentarsi come il più buono tra gli uomini e il difensore degli oppressi, ma, ligio alla logica di Machiavelli, pone sempre i suoi interessi elettorali ed economici davanti alla sua stessa coerenza.

In questi giorni nel Veneto alcuni musulmani vicini al Partito Democratico si sono dichiarati contrari al Ddl Zan. Il sodalizio è finito? I vecchi amici hanno litigato?

I progressisti italici più informati rischiano di andare seriamente in confusione, ma fino ad ora la loro risposta alla “defezione islamica” è stata il silenzio. Davvero nessuno tra loro aveva immaginato di essersi allevato una serpe in seno?

sabato 3 luglio 2021

Il Portastendardo di Civitella del Tronto, Lettera n. 1


 Per scaricare il numero completo della Lettera, cliccare sul collegamento sottostante:

Il Portastendardo di Civitella del Tronto 01

 

 Civitella del Tronto, la Montejurra italica


Correva l’anno 1956 quando il professor Francisco Elías de Tejada giunse a Napoli con lo scopo di approfondire la tradizione napoletana. Vi restò sette anni sentendosi erede dello spirito della vera Napoli. Il risultato intellettuale che ne venne fuori fu il Napoles hispánico in cinque volumi, in questi ultimi anni interamente tradotto dalla benemerita casa editrice Controcorrente, unitamente ad un sesto volume contenente il sommario, l’indice dei nomi e quattro saggi curati da Miguel Ayuso, Francesco Maurizio Di Giovine, Gianandrea de Antonellis e Giovanni Turco che permettono di comprendere l’importanza della riscoperta della storia e del valore del periodo ispanico.