giovedì 31 marzo 2022

Incredulità occidentale

Incredulità occidentale


Nessuno può dire di avere delle certezze sull’esito delle operazioni militari russe in Ucraina, i movimenti delle truppe e i piani degli strateghi saranno giudicati dagli storici del futuro e nella nostra redazione manca un San Giovanni Bosco col dono della profezia.

Ciò premesso, quello che da giorni stanno pubblicando parecchi giornali italici è in gran parte propaganda di guerra: per vari opinionisti di casa nostra l’esercito russo non sarebbe altro che un’armata Brancaleone, un’accozzaglia di incapaci che si fa burlare da ingegnosi rom ladri di cingolati, un’orda fantozziana priva di qualsiasi conoscenza del territorio (gli ufficiali sovietici sono tutti scomparsi?) e quindi facilmente ingannabile anche solo spostando dei cartelli stradali...come se la tecnologia dei mezzi messi sul campo dal Cremlino fosse persino inferiore ai navigatori satellitari dei nostri modesti telefoni cellulari.

I liberal nostrani (tristi epigoni dei loro amici statunitensi), che da lunghi anni sono avezzi a tacciare chiunque gli capiti a tiro di essere un ignorante e un analfabeta funzionale privo di strumenti di comprensione, da una trentina di giorni sono diventati simili agli avventori del bar di qualche tifoseria calcistica che sbraitano cori beceri in preda ai fumi dell’alcol.

Sembra di essere tornati al 4 ottobre del 1941, quando il quotidiano La Stampa annunciava che «La resistenza sovietica è spezzata» e cinque giorni appresso titolava: «La Russia sovietica militarmente liquidata».

Solo Iddio sa come andrà a finire questo conflitto, preghiamo affinché le sofferenze dei civili cessino il prima possibile, ma di certo da questa incresciosa faccenda la stampa italiana non ne uscirà vincitrice.

Riccardo Pasqualin 

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