venerdì 28 ottobre 2022

Il Portastendardo di Civitella n. 17

 

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La risposta del tradizionalismo politico
ai padroni del mondo: 
Non prevarranno!

Il tempo presente ci deve far riflettere. I fenomeni che accadono attorno a noi rappresentano significativi orientamenti della cultura egemone che cerca di imporsi in ogni campo. 
Nel settembre scorso il World Economic Forum (WEF) ha pubblicato uno studio per sostenere senza ambiguità che le misure prese sulla pandemia hanno dimostrato come le persone possano essere indotte, anche profondamente, ad adottare comportamenti definiti “virtuosi”. 
Prima di passare ad alcune considerazioni sull’affermazione, desideriamo richiamare l’attenzione di quanti hanno la carità di leggere le nostre riflessioni sulla natura dell’organizzazione che cerca di imporre ai governi di tutto il modo il suo giudizio. 
Nello studio del WEF pubblicato in settembre, si afferma che il mondo ha supinamente accettato misure improvvise, non spiegate, di non diretta accertabilità, contraddittorie, incisive e lesive delle libertà personali. Si è detto che per contrastare il Covid si è fatto tutto per preservare il bene collettivo. 
In questo atteggiamento vi è il mutamento genetico dell’ideologia. Il fenomeno è difficilmente spiegabile. Come non riflettere sull’incredibile mutazione comportamentale dei militanti di estrema sinistra, quelli che una volta erano definiti “no global”, trasformatisi in obbedienti portatori delle “mascherine”, anche in auto, quando erano da soli? Costoro non sono stati convinti dagli argomenti; ma sono stati condotti al virtuosismo anti-covid dal loro sistema emotivo. Non a caso lo studio del WEF ha dichiarato che la gente, se condotta dai media e dalla politica in maniera coordinata, sviluppo “l’effetto gregge” talmente efficace che le si può ordinare qualsiasi cosa.
Sulla base di questa premessa, cioè, se per ottenere il bene collettivo, ogni mezzo è lecito e ogni sacrificio è giustificato, poiché la massa in questi ultimi due anni ha accettato tutte le restrizioni, si può assodare che chiedere a quelle stesse persone i lockdown climatici per ridurre le emissioni di anidride carbonica, o per mantenere le sanzioni alla Russia sia possibile se non auspicabile.
Si è scritto che il WEF assieme all’Unione Europea hanno l’obiettivo di conseguire il bene collettivo: E alla domanda su quali mezzi saranno usati, si è risposto: nessuno potrà negare che se è per ottenere il bene collettivo, ogni mezzo è lecito e ogni sacrificio sarà giustificato.
Il genere umano sta correndo un grande pericolo. Abbiamo di fronte a noi entità internazionali avulse da ogni controllo e in maniera totalmente autonoma elaborano strategie politiche che toccano la vita umana sotto ogni suo aspetto e le comunicano ai governi mondiali sotto forma di agenda da eseguire. 
Qualcuno si è posta la seguente domanda: se il bene collettivo è già deciso dal WEF o dalla UE, a cosa servono i governi eletti dalle varie nazioni? Vi è il fondato sospetto che il vero tentativo in atto sia quello di preparare il nuovo mondo basato sulla semplice conduzione del gregge attraverso conferenze internazionali e influencer addomesticati.
Questa lunga analisi ci è stata utile per segnalare l’uscita di un ottimo saggio sull’argomento, scritto da Marcello Foa il quale spiega che mentre eleggiamo un nuovo governo, le scelte per le nostre vite si prendono altrove. Il titolo del saggio è tagliente: “Il sistema (in)visibile”. Il sottotitolo, altrettanto: “Perché non siamo più padroni del nostro destino” (Editori Guerini e Associati). Attraverso le pagine del saggio incontriamo la narrazione di una realtà sempre più misteriosa che l’autore ci aiuta ad interpretare. Troviamo la conferma che le crisi della nostra epoca (dal Covid allo shock energetico) vogliono imporre nuovi poteri e nuove sovranità.
Subiamo condizionamenti di vario genere, tutti provenienti da organizzazioni sovranazionali. La cui galassia è vasta e riguarda tutti gli ambiti: industriale, farmaceutico, tecnologico, agricolo. Ad esempio: essere esclusi dallo SWIFT bancario domattina, significherebbe non poter più accedere al proprio conto; seguire il dettato dell’OMS significa appiattirsi su scelte decise da una élite riguardo a cure e vaccini; aderire all’OCSE vuol dire assegnare ad un arbitro – con formazione e finalità sconosciute – la possibilità di prendere decisioni strategiche al posto dei parlamenti sovrani. 
Una casta di padroni del mondo avanza sulle macerie della società liberale. Essa è formata dai monopolisti assoluti che operano in regime di libero mercato. Le loro società hanno fatturati superiori al PIL di molte nazioni e orientano le società più di quanto riuscissero a fare negli anni Settanta. CIA e KGB, con la propaganda, durante la guerra fredda. I loro nomi sono noti al grande pubblico: Bill Gates, Jeff Bezos, Elon Musk, Larry Pagé e Sergey Brin (Google). Marcello Foa li ha definiti “i ragazzi del WEF”. In questo ambiente sono state teorizzate le priorità del tempo presente: sviluppo sostenibile, uguaglianza di genere, de-carbonizzazione. Temi meticolosamente preparati che i media hanno lanciato su scala planetaria. 
Questo ambiente ha prodotto una scuola con l’obiettivo di far crescere le élites di domani. In questa scuola si teorizza il pensiero unico e gli scettici, quelli che gli resistono, vengono tacciati di sovranismo, “neologismo intriso da negatività assegnato a chiunque contesti la narrativa imperante”. “Una manipolazione semantica, continua Marcello Foa, traslata da una tecnica inventata dalla CIA ai tempi dell’assassinio di Kennedy per screditare coloro che contestavano la versione ufficiale stabilita dalla commissione Warren. Da allora è diventata un metodo: quando vuoi screditare qualcuno, lo accusi di essere cospirazionista e complottista”.
Tutto ciò è lontano dalla Verità nella quale noi crediamo. La Verità non può essere controllata da un algoritmo Cosa rispondiamo?
Siamo fedeli alla Verità e vogliamo restarLe fedeli. Per esserlo abbiamo un ottimo e potente strumento: la preghiera. Essa, dice San Padre Pio da Pietrelcina, deve essere insistente. L’insistenza denota fede. “La quale è una chiave che apre il cuore a Dio”. Padre Pio così ci sprona: “Prega e spera; non agitarti. L’agitazione non giova a nulla”. Ed osservando i tristi tempi che ci attendono ritorniamo a quanto diceva spesso San Pio da Pietrelcina: “il miglior conforto è quello che viene dalla preghiera”. Le forze della Rivoluzione non prevarranno.          

Dott. Francesco Maurizio Di Giovine
Commendatore dell’Ordine della Legittimità Proscritta



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