giovedì 28 aprile 2022

Un dialogo napoletano del 1875 sul Carlismo

 

a cura di Riccardo Pasqualin

 



Dopo la proclamazione del Regno d’Italia nacquero molti giornali in napoletano oltre a Lo Trovatore, ed erano di varie tendenze politiche. Lo Lampo era una testata umoristica neutrale, che apparve per la prima volta il 9 agosto 1875 e cessò di essere stampata nel 1876 (cfr. Emeroteca Biblioteca Tucci, La satira a Napoli nella stampa periodica del ventennio post-unitario, Fiera del Libro di Belgioioso, Pavia 27-28 settembre 2003). Questo «Giornale elettreco-pe tutte» aveva per motto le parole: «Patte chiare amicizia longa». Una “rubrica” fissa era il dialogo tra Barbanera e Pulcinella, il primo si esprimeva in italiano, mentre il secondo in vernacolo; uno di questi testi ci risulta abbastanza interessante: sul numero 58 di venerdì 15 ottobre 1875 i due personaggi parlano della situazione della terza guerra carlista (1872-1876) in Spagna. 

mercoledì 27 aprile 2022

Vietato parlare del Carlismo (su Wikipedia italiana)

 

Vietato parlare del Carlismo 

(su Wikipedia italiana)




Wikipedia è una enciclopedia “fai-da-te” (questo il concetto espresso dal termine hawaiano wiki, veloce): qualunque fruitore può creare nuove voci (o pagine), modificarle, aggiungervi dati. Essendo diffusa in moltissime lingue e svariati dialetti, la pagina può essere anche tradotta.

Naturalmente, esiste un controllo, ma questo solitamente è attento a questioni di forma, non di contenuto.

Ecco perché, quando insegnavo all’università Metodologia della ricerca scientifica, dicevo agli studenti di utilizzare pure Wikipedia, che è un ottimo “trampolino di lancio”, essendo piena di spunti interessanti, ma di controllare anche le virgole, perché, essendo autoprodotta, gli errori (non solo di stampa, ma di date, di nomi e spesso anche di concetti) fioccano.

sabato 23 aprile 2022

Joseph de Maistre e l’Inquisizione di Spagna

Joseph de Maistre e l’Inquisizione di Spagna


di Riccardo Pasqualin

Elogio dell’Inquisizione di Spagna è un opuscolo che raccoglie le lettere che il pensatore tradizionalista Joseph de Maistre dedicò a questa istituzione, non si tratta quindi di una storia del tribunale fondata su documenti inediti, ma di una difesa dettata dal buonsenso dell’aristocratico piemontese.

De Maistre osserva innanzitutto che i metodi dell’Inquisizione furono gli stessi dei tribunali civili, e che anzi essa fu spesso più cauta nei suoi giudizi. Almeno sul primo punto concordano parecchi storici contemporanei. 

giovedì 14 aprile 2022

Delirio internazionale e contraddizione ucraina

 Delirio internazionale e contraddizione ucraina

Contro il logorio dell'informazione moderna... leggi il periodico La Esperanza!


Dall’inizio delle operazioni speciali russe in Ucraina i telespettatori italici sono bombardati ogni giorno da una propaganda di guerra spesso imbarazzante, ma i giornalisti della Penisola sentono comunque la necessità di servirsi anche di munizioni straniere. E così alla televisione italiana si può sentire Angela Rodicio che racconta la resistenza “eroica” del battaglione neonazista Azov...non ci bastavano i nostri imbonitori?

domenica 10 aprile 2022

I quattro pilastri della Tradizione

I quattro pilastri della Tradizione




Recensione a Non nova, sed noviter (2022) di Aurelio Porfiri

Cosa è la Tradizione? Lorenzo Maria Pacini, nella sua prefazione, ricordando la sua etimologia (dal verbo latino tradĕre e cioè “tramandare”, “trasmettere”) afferma che «pos­siamo intenderla come ciò che viene trasmesso di generazione in generazione, in una continuità ideale che non si interrompe nonostante l’incedere della Storia; di più, però, la Tradizione è anche una dimensione metafisica, perché è il canale di comunicazione che lega Dio all’umanità attraverso i secoli» (p. 1).

lunedì 4 aprile 2022

La distrazione ucraina e le minacce turche all’Armenia

 La distrazione ucraina 
e le minacce turche allArmenia




Il 2 aprile il ministero dell’istruzione, della scienza, della cultura e dello sport della repubblica armena dell’Artsakh ha diramato una nota in cui si dichiara che «il 24 marzo 2022, a seguito dell’aggressione azera, la zona circostante al villaggio di Parukh nella regione di Askeran della Repubblica dell’Artsakh, l’ex insediamento di Karaglukh e l’omonima altura, sono stati occupati dal nemico e le forze armate azere hanno immediatamente dato seguito al noto copione della distruzione del patrimonio storico e culturale armeno nel territorio occupato».

venerdì 1 aprile 2022

Il Portastendardo di Civitella del Tronto n. 10

 

Elogio degli invisibili

Cliccare qui per scaricare il numero 10 del Portastendardo di Civitella del Tronto

Avanza una nuova categoria di reietti. È quella dei così detti “invisibili”. Chi sono costoro? Sono i non vaccinati. Vittime di discriminazioni ed umiliazioni quotidiane da parte dello Stato, nella indifferenza della classe politica e dei media.  Costoro sono stati emarginati, demonizzati ed allontanati dal lavoro, senza stipendio. Ed ancora, messi nella impossibilità di spostarsi in autobus, treno e aereo. A costoro non è stato permesso, sino al 31 marzo, di entrare in un bar per una qualsiasi consumazione o per chiedere la cortesia di poter accedere ai servizi. E, come se non bastasse, è stato coniato un epiteto per classificarli: no-vax. Epiteto trasformatosi in sinonimo di negatività che li ha cancellati dalla vita sociale attraverso un decreto.