domenica 23 settembre 2018

Enrico Maria Radaelli, A
l cuore di Ratzinger. Al cuore del mondo

Recensione di Corax Anglicus


Il Pontefice Benedetto XVI è stato senza dubbio un papa amabile, e giustamente amato da gran parte dell’orbe cattolico. L’inoppugnabile integrità personale, la figura veneranda, il volto sereno, il sorriso buono, l’indole, pare, mite, la fama stessa di insigne teologo, vedremo quanto meritata, gli hanno indubitabilmente accattivato gli animi e a buon diritto conquistato il rispetto e l’amore del suo gregge. Il suo atteggiamento equilibrato, fin da prefetto dell’ex Santo Uffizio, un po meno bonariamente indulgente verso i novatori neomodernisti, un po’ meno inflessibile verso i cattolici leali amici della Tradizione; la sua lotta indefessa, da Pontefice, contro l’indifferentismo; il suo stesso rispetto per la Tradizione e le tradizioni della Chiesa e per il latino, sua propria lingua; quel minimo di pompa rispolverato per adornare le solenni cerimonie del maggior tempio del mondo; il veramente generoso motu proprio a sostegno della Messa cosiddetta tridentina; unito agli attacchi martellanti della stampa secolare e alle critiche dei cosiddetti progressisti; lo hanno fatto apparire agli occhi delle anime timorate un vero e proprio campione dell’ortodossia e ne fanno tuttora da molti sinceramente rimpiangere il pontificato.