lunedì 8 dicembre 2025

Il Comitato Padre Benet per la riparazione alle bestemmie

 Nel giugno del 2024, per iniziativa di un gruppo di laici, è nato il Comitato “Padre Benet de Santa Coloma de Gramenet” per la riparazione alle bestemmie.

Dal secondo dopoguerra in Italia si è assistito alla scomparsa delle leghe antiblasfeme, cioè di quei gruppi di fedeli impegnati nella lotta contro la bestemmia volgare dei ceti bassi, e contro le bestemmie ereticali che rinnegano i dogmi mariani e papali. Il Comitato Padre Benet riprende questa santissima battaglia, sostenuto dai nuovi strumenti offerti dalla tecnologia: l’azione del gruppo infatti non scaturisce fisicamente da una singola parrocchia, ma si compie tramite telegram, avvicinando i fedeli oltre le distanze geografiche che li dividono.

Il nostro Diario carlista non può che congratularsi con il Comitato (peraltro intitolato a un Beato di origine ispanica) per il suo impegno. I riferimenti per contattarlo sono:

Canale Telegram (per seguire gli atti di riparazione e partecipare alle preghiere) 

giovedì 30 ottobre 2025

“Mil ojos esconde la noche” di Juan Manuel de Prada

I. La ciudad sin luz 
II. Cárcel de tinieblas

Juan Manuel de Prada (Baracaldo, 1970), è senza dubbio uno dei massimi autori del nuovo secolo, da decenni riconosciuto come tale anche da scrittori come Arturo Pérez-Reverte, membro della Real Academia Española, che ha definito Las máscaras del héroe (1996) «il miglior romanzo spagnolo degli ultimi vent’anni» (Sobre Borges y sobre gilipollas, 31 gennaio 2000), dopo aver avuto parole di elogio per i sui esordi («romanziere di qualità superiore» (Un novelista de pata negra, in «El Semanal», 28 ottobre 1996) e come il regista Alex de la Iglesia, che proprio parlando di questo suo ultimo libro ha affermato che è «divertente e si legge in un niente, nonostante le sue 800 pagine, perché è scritto da quello che ritengo il miglior scrittore spagnolo attuale», paragonando Mil ojos esconde la noche ad alcuni film di Scorsese.

lunedì 13 ottobre 2025

Il musulmano che si fece zuavo e carlista

Ottobre è il mese di Lepanto, quest’anno per celebrare l’anniversario di quella grande vittoria della Cristianità, possiamo ricordare la storia di un turco che si convertì al Cattolicesimo, divenne zuavo pontifico e carlista. Condividiamo un articolo  sulla storia e la morte del Principe Gabriel Allamy-Effendi, un turco divenuto zuavo pontificio, che continuò a difendere la Fede durante la Terza Guerra Carlista, ove trovò la morte. 

giovedì 4 settembre 2025

L’Ispanità contro la Grande Sostituzione

Il problema di fondo è l’apostasia della maggioranza degli europei, che hanno rinnegato Cristo Re. La reazione etnica o razziale è un errore e una concessione al nemico. La risposta carlista: la riconquista spirituale sotto la bandiera dell’Ispanità, cioè del cristianesimo

Nel cortile da comari della moderna Torre di Babele che gli ingegneri sociali del globalismo intendono costruire, veniamo accusati di allarmismo quando segnaliamo un fatto di evidenza palpabile: la Spagna, e con essa tutta l’Europa, si sta suicidando.

lunedì 1 settembre 2025

La monarchia in Russia ai nostri giorni

Premessa

Il tema del movimento monarchico in Russia, e soprattutto quello della questione dinastica, sono argomenti riguardo cui è difficile reperire materiali divulgativi in italiano. In rete il riferimento fondamentale in lingua russa è il sito: http://imperialgerold.ru/, dedicato all’Araldica Imperiale. Entrando in corrispondenza con i proprietari di questa risorsa informativa, siamo riusciti a ottenere alcune notizie brevi ma piuttosto sostanziose dal Barone Eldar Kovrigin. Con il suo permesso, abbiamo riadattato sotto forma di articolo i commenti esplicativi ricevuti, che pubblichiamo qui in traduzione e che dovrebbero costituire il primo contributo volto a colmare la lacuna esistente su questo tema.

Riccardo Pasqualin

domenica 17 agosto 2025

Gli abbagli di Dostoevskij riguardo il Carlismo



Il Diario di uno scrittore (in russo Дневник писателя, Dnevnik pisatelja) è una vasta raccolta di articoli che Fëdor Dostoevskij iniziò a pubblicare nel 1873 sulle pagine della rivista Il Cittadino (in russo Гражданин, Graždanin), dapprima con cadenza settimanale e successivamente riuniti in volumi per volontà dell’autore stesso. Gli scritti, pur con discontinuità, arrivano sino al 1881. In Italia il testo è stato reso disponibile nella traduzione Sansoni, per la collana Le Betulle, ed è noto soprattutto per un celebre passaggio in cui lo scrittore russo critica con durezza il processo risorgimentale.

Galline di Stato

Carta di identità per le galline 

Viviamo in tempi gloriosi. Tempi moderni, progressisti, digitali, intersezionali, che già sfiorano il paradiso in terra e… controllati fino all’ultimo capello. Gli esseri umani potrebbero non sapere chi sono, da dove vengono o dove stanno andando, in quella percezione fluida e non binaria di sé, libera da ogni oppressione, e altre idiozie, ma lo Stato sa quante galline hai, se depongono le uova, dove dormono e se hanno avuto contatti con un gallo senza aver prestato previo consenso.