domenica 24 novembre 2024

I Napoletani nella guerra dei 30 anni

Quando Napoli e Madrid combattevano assieme

È stato dato alle stampe I napoletani nella Guerra dei Trent’anni di Angelo D’Ambra (D’Amico, Nocera Superiore 2024), un approfondimento sulla cultura militare della Napoli spagnola, gli uomini e le battaglie di tercios e cavalleria napoletana nel teatro del conflitto lungo e complesso della Guerra dei Trent’anni. Il libro non tace gli sforzi finanziari e organizzativi, discorre di battaglie e comandanti carismatici. Prima di immergersi nei campi di battaglia della Guerra dei Trent’Anni, l’autore si sofferma sulla letteratura, la poesia e la trattatistica militare del Seicento, indaga sulla cultura guerresca napoletana e le sue tracce nella pittura e nella scultura dell’epoca fatta di grandi nomi come Aniello Falcone, Andrea de Lione, Salvator Rosa, Giuliano Finelli e Giulio Mencaglia.

Lungo tutto il Seicento, il Regno di Napoli nutrì un’alta devozione per la spada, il duello e la cavalleria e questa Napoli bellicosa, fatta di eccellenti maestri di scherma ed equitazione che furono spesso chiamati alla corte di Madrid e destinati alla formazione dei virgulti dell’aristocrazia spagnola, fu largamente apprezzata sui campi di battaglia tanto che i suoi soldati furono gli unici, tra le truppe ispaniche, a potersi fregiarsi della banda roja, ornamento di grande prestigio ma riservato esclusivamente agli Spagnoli.