Antonio Baschirotto (1842-1920),
uomini e cose della vecchia Padova
di Riccardo Pasqualin
Nel novembre del 1923, in apertura al libro Uomini e cose della vecchia Italia, Benedetto Croce scriveva che nella stesura di alcune sue opere storiche si era imbattuto in figure e temi che avrebbe voluto approfondire maggiormente «senonché» non gli era stato dato «di trattarne in quei libri, perché uscivano fuori dal loro disegno» (serie prima, seconda edizione riveduta, Laterza, Bari 1943).