Memoria senza storia
Un paradosso della scuola nel nostro paese
I programmi scolastici di storia rimasti in vigore sul territorio della Repubblica Italiana sino al 31 agosto 2004 prevedevano che gli alunni studiassero per tre volte gli eventi che vanno dalla preistoria all’età contemporanea. Questa impostazione permetteva un approfondimento graduale delle nozioni e un irrobustimento progressivo delle conoscenze già acquisite, grazie al contributo di nuove capacità raggiunte con la maturazione. In quinta elementare si studiava quindi il Novecento e un ragazzino poteva benissimo preparare un piccolo elaborato sulla Grande Guerra, sull’ascesa del nazismo o sulla Guerra Fredda.