Una resistenza dimenticata
Tradizionalisti martiri del terrorismo dell'ETA
Recensione al saggio di Víctor Javier Ibáñez, Una resistencia olvidada. Tradicionalistas mártires del terrorismo, Auzolan, s.l., s.d. (ma: Bilbao, 2017), p. 230, € 22
Attentati contro abitazioni, giornali e monumenti sacri;
minacce, aggressioni, assassini e trasferimenti forzati… Quello tradizionalista
è stato il gruppo politico che più ha sofferto a causa del terrorismo
separatista basco. L’ETA, esaltata dalla cultura progressista italiana a causa
delle comuni radici marxiste, non colpì solo obiettivi del “centralismo”
statale, bensì anche carlisti, conscia che proprio in questi ultimi avrebbe
trovato avversari ancor più temibili, in quanto capaci di sottrarre consensi
all’ideologia separatista basca. Il Carlismo, infatti, incarna il più puro
tradizionalismo cattolico e monarchico ed il suo ideario è sintetizzato nel
motto «Dio, Patria, Fueros e Re», dove
i Fueros rappresentano il diritto consuetudinario
– che anche il Re deve osservare – e quindi il rispetto delle tradizioni
giuridico-politiche locali. Di fatto un’ampia autonomia amministrativa, pur se
all’interno della Patria e, naturalmente, della Religione (l’unica vera).