Il progressista è una creatura bizzarra, ama presentarsi come il più buono tra gli uomini e il difensore degli oppressi, ma, ligio alla logica di Machiavelli, pone sempre i suoi interessi elettorali ed economici davanti alla sua stessa coerenza.
In questi giorni nel Veneto alcuni musulmani vicini al Partito Democratico si sono dichiarati contrari al Ddl Zan. Il sodalizio è finito? I vecchi amici hanno litigato?
I progressisti italici più informati rischiano di andare
seriamente in confusione, ma fino ad ora la loro risposta alla “defezione
islamica” è stata il silenzio. Davvero nessuno tra loro aveva immaginato di
essersi allevato una serpe in seno?